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MALVAGNA Dal 1928, sino agli inizi al
1947 Malvagna, un altro piccolo centro che ricade in parte in territorio
del parco Fluviale del fiume Alcantara, era accorpato a Mojo Alcantara.
Il suo nome, secondo un’antica tradizione locale, deriva
dall’abbondante presenza su tutto il territorio di piante di Malva. Malvagna
trova origine durante la colonizzazione feudale. Venne fondata nel 1626
da Giovanni LANZA e, tuttavia, il ritrovamento di antichi reperti
archeologici, fanno pensare che questo territorio, fosse abitato fin
dalla preistoria. Fu
colonizzato dai greci, dai romani e dai bizantini, quando pare abbia
avuto il suo massimo splendore che, ancora oggi, viene testimoniato da
alcune strutture ricche di storia. La Cuba bizantina dell’VIII
– XI secolo, è uno dei monumenti più importanti della vallata. Fanno
da cornice a questa singolare chiesa bizantina, la chiesetta di San
Marco del 1500 che sovrasta il paese, il convento dei frati minori,
edificato nel 1720 e la chiesa di Sant’Anna costruita intorno al 1938.
Non rimane alcuna traccia fisica del
castello innalzato dai Lanza, signori di Malvagna, a simboleggiare il predominio
sulla popolazione locale. Il maniero, è scomparso da diversi
anni ed é ricordato soltanto attraverso documentazione cartacea e
fotografica. Come
appoggiata su una gradevole collina
a circa 710 metri sul livello del mare, Malvagna, come tanti paesi del
comprensorio alcanterino, basa la sua economia sull’agricoltura e
sulla zootecnia. La vite, un tempo la coltivazione dominante, oggi cede
il posto a ortaggi e fiorenti frutteti che, in primavera allo sbocciare,
ingentiliscono con le loro delicate tonalità il territorio circostante,
tanto da renderlo come un parterre fiorito.
Parte
del territorio di Malvagna possiede altresì alcuni elementi di grande
interesse ambientale e naturalistico, in quanto ricade all’interno
della Riserva Naturale Orientata
“Bosco Malabotta”.
Istituita il 25 luglio del 1977 e affidata nella gestione
all’Azienda Foreste Demaniali della regione Siciliana, ricade in
provincia di Messina, all’estrema propaggine dei monti Nebrodi e
Peloritani, nei comuni di Malvagna, Francavilla di Sicilia, Mojo
Alcantara, Montalbano Elicona, Tripi
e Roccella Valdemone. Per le
sue peculiarità geomorfologiche, vegetazionali e faunistiche, la
Riserva Naturale Orientata “Bosco
Malabotta” assume un rilevante interesse nel panorama
naturalistico dell’isola e per questo la sua tutela, affidata al Corpo
Forestale della Regione Siciliana,
riveste primaria importanza. Vincenzo CRIMI |