“FORESTAZIONE URBANA”

 

A cura di Enzo Crimi – già Commissario Superiore del Corpo Forestale della Regione Siciliana, saggista, divulgatore ambientale e naturalista, esperto di problemi del territorio.

Il termine “Forestazione Urbana” deriva dall’inglese “Urban Forestry”, disciplina che si occupa dello studio e dello sviluppo del verde nelle aree urbane. Sappiamo che già oggi la maggior parte della popolazione mondiale vive in città con un maggiore aumento del consumo di risorse naturali ed aumento di emissione di anidride carbonica, dunque, bisogna dare una svolta green alle aree urbane e la Forestazione Urbana è un modello culturale per città sostenibili e più vivibili. Pertanto, non si tratta di un fenomeno transitorio di tendenza ma di una condizione essenziale che ha come fondamento la lotta all’inquinamento e la riduzione dell’impatto ambientale dei centri urbani e quindi, l’affermazione del nostro benessere. Infatti, le piante, per natura, sono in grado assorbire CO2 e depurare l’aria circostante da diverse sostanze inquinanti, inoltre, la vegetazione è una straordinaria barriera naturale al rumore e garantisce un corretto deflusso delle acque piovane sul terreno. Ma perchè le nostre città sono poveri di alberi? Forse perché ancora non abbiamo la consapevolezza della loro importanza nella lotta contro il riscaldamento globale. Le piante aiutano anche nella regolazione climatica degli edifici, riducendo la temperatura a loro circostante nei mesi estivi e proteggendoli dai venti freddi durante il periodo invernale. Dunque, la Forestazione Urbana assolve anche ad una funzione economica ma é certamente piacevole a vedere perché migliora il paesaggio spesso amorfo delle nostre città.

In sintesi:

Gli spazi urbani vanno qualificati con appropriati e funzionali progetti di “Forestazione Urbana”, in primis attraverso il recupero di aree in disuso e, ove possibile, la creazione di nuove, dove piantare immediatamente un considerevole numero di piante adatte allo scopo. La Forestazione Urbana è oramai diventata una priorità assoluta per l’interesse pubblico, in quanto é risaputo che alla vegetazione sono attribuite importanti azioni benefiche. Pertanto, la nostra società deve stimolare e promuovere nel pubblico e nel privato, progetti di verde urbano tipo giardini, orti e parchi, tetti, muri di cinta e facciate trasformati in verdi giardini, sia in orizzontale che verticale, con l’utilizzo di vegetazione appropriata. In città ogni spazio può essere trasformato e reso più verde in orizzontale, i viali alberati possono diventare corridoi verdi, le linee di congiunzione tra arterie viarie, parchi e giardini, possono svilupparsi sia all’interno che nell’intorno delle aree urbane e persino veri e propri boschi sono auspicabili “a cintura” dei centri cittadini o sviluppati in verticale, su architetture geometriche che diventano uniche. Insomma, un complesso e armonico sistema di verde urbano che assorba CO2 e restituisca ossigeno, in modo da mitigare gli scarichi inquinanti degli automezzi a trazione fossile. Non abbiamo alternative e pensando al futuro, le municipalità devono assumere coscienza dell’importanza di questo tema e muoversi al fine di elaborare piani e politiche efficaci per lo sviluppo della Forestazione Urbana e dei Giardini della Pioggia, e la rivalorizzare e riappropriazione delle aree verdi esistenti nei centri urbani.

1 Foto E. Crimi – Il Bosco Verticale di Milano

2 Foto dalla rete : Suggestivo esempio di forestazione urbana orizzontale e verticale.